Effetti della pandemia. La felicità

La pandemia ha causato un aumento di persone infelici sulla terra. Questo è quello che si legge tra i vari articoli di psicologia spicciola in questi ultimi mesi.

Io nel mio piccolo, da professionista che è ogni giorno a contatto con tante persone, la penso diversamente.

Il covid19, alla lunga, si rivelerà un maestro di felicità.

Questo lockdown per me è stato una pausa di riflessione, un momento per capire che quello che influenza il nostro benessere emotivo è la salute e la qualità delle nostre relazioni affettive e sociali.

Questa crisi ci ha fatto uscire da quel torpore che ci aveva pervaso da sempre e ci ha fatto capire con violenza che cambiare si può.

Ci siamo scoperti molto duttili al cambiamento, abbiamo ritrovato nella semplicità, un senso di benessere che non conoscevamo.

Io, per esempio, sempre presa dal lavoro, dai mille impegni di una professione che non dorme mai, mi sono scoperta donna di casa, ho impastato e cucinato di tutto e di più e, cosa più importante, mi sono ritrovata a trascorrere molto tempo con i miei figli, a restituire quel tempo che il mio lavoro ha tolto loro da quando sono nati.

I miei bambini ricorderanno con gioia la pandemia 2020.

Ci siamo scoperti capaci di adottare nuove abitudini e abbiamo visto i nostri Capi di Stato approvare misure sociali senza precedenti.

Allora, perché non provare tutti ad essere più felici?

Leggiamo sempre più spesso articoli che parlano di yoga, meditazione e altre discipline che portano al raggiungimento del benessere fisico e mentale.

Recentemente tre paesi al mondo tra cui l’Islanda hanno adottato accanto al PIL, la felicità come obiettivo nazionale.

Anna Frank nel suo diario scriveva: “chi é felice renderà felici anche gli altri…”

Allora, se vogliamo essere davvero felici, dobbiamo educare i nostri figli a sviluppare la loro intelligenza empatica e a preservare la loro felicità

Fino a poco tempo fa era la religione a sviluppare l’altriusmo; oggi, con il venir meno di molti valori, dobbiamo essere noi ad educare i nostri figli  alla felicità.

La felicità può essere un’abitudine, una questione di allenamento, dobbiamo solo esercitarci a raggiungerla ed in questo momento post pandemia, abbiamo tutti gli strumenti in mano per poterlo fare.

Io ci provo ogni giorno e, devo dire, con buoni risultati 😉.