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rientro in italia degli studenti di medicina iscritti in università straniere
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Rientro degli studenti di medicina in università straniere

Il Consiglio di Stato in adunanza plenaria ha stabilito con una recente sentenza che chi vorrà coronare il sogno di tornare in Italia per completare il suo percorso universitario della Facoltà di Medicina e Chirurgia, iniziato in una università straniera, potrà farlo senza sostenere il test d’ingresso per l’ammissione al primo anno.

Secondo i giudici del CDS si trattava infatti di "una limitazione, da parte degli Stati membri, all’accesso degli studenti provenienti da università straniera per gli anni di corso successivi al primo della Facoltà di medicina e chirurgia, ponendosi in contrasto con il principio di libertà di circolazione".

È bene precisare che la sentenza chiarisce come gli atenei italiani hanno l’obbligo di effettuare un rigido e serio controllo sul percorso formativo degli studenti svolto all’estero, e dovranno salvaguardare il rispetto del numero di posti disponibili per trasferimento, così come fissato dall’università stessa per ogni accademico in sede di programmazione, in relazione a ciascun anno di corso".

La realtà delle università italiane

A volte si ha l'impressione che le università italiane facciano di tutto per ostacolare i trasferimenti degli italiani iscritti in università straniere, negando l'esistenza di posti liberi o semplicemente inserendo nei loro regolamenti delle clausole volte a scoraggiare i trasferimenti.

È così che agli studenti italiani iscritti a Medicina e Odontoiatria in Albania, Belgio, Romania, Slovacchia e Spagna viene impedito il rientro in Italia.

Tuttavia, malgrado alcuni atenei abbiano recentemente accettato i trasferimenti dall'estero il rientro in Italia continua a essere difficile perchè i posti disponibili sono pochi e gli studenti italiani che lo richiedono tantissimi.

Ciò che risulta essenziale è individuare l'ateneo italiano giusto e seguire tutta la procedura amministrativa, fino al ricorso giurisdizionale e alla sua successiva attuazione.

Per chiedere i trasferimenti in Italia esistono alcune "finestre temporali" che variano da ateneo ad ateneo. Chi arriva in ritardo dovrà riprovarci l'anno successivo.

La nostra attività

Lo Studio fornisce tutta l'assistenza necessaria al disbrigo delle pratiche per il rientro e, in caso di diniego, valutiamo l'opportunità di effettuare un ricorso.

Per poter iniziare la procedura volta ad ottenere il trasferimento, dovremmo studiare la singola situazione.

Ogni causa va seguita singolarmente, perché la situazione di uno studente non è mail la stessa di un altro.

Gli interessati ad intraprendere tale procedura dovranno fornirci una fotocopia fronte-retro del libretto universitario o di un certificato di iscrizione all'università straniera, per consentirci di comparare i piano di studi dell'università straniera e di quella italiana.

I tempi medi per ottenere l'immatricolazione presso l’università italiana disponibile sono di circa 9 mesi, ma nel frattempo lo studente potrà continuare il suo percorso straniero e le materie sostenute nel frattempo saranno convalidate.

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