Viaggio a Tenerife

Tre anni fa un mio amico mi ha chiesto di occuparmi dei diritti dei pensionati che hanno lasciato l’Italia perché non arrivavano a fine mese con la loro pensione.

Non avrei avrei pensato, che questa battaglia di lì a qualche anno, non solo mi avrebbe portato nelle Canarie ma mi avrebbe fatto conoscere tante persone ed il bagaglio sociale e personale con cui hanno lasciato l’Italia.

Ho sempre pensato che l’Italia è il più bel posto dove vivere e oggi, dopo una settimana a Tenerife, sono contenta di tornare, anche se lo faccio con un pizzico di tristezza nel cuore.

In questa settimana, ho visto delle bellezze naturali invidiabili.

Tenerife è un’isola dove passi nel giro di un’ora, dal mare a 3000 metri di altezza, sulla bocca di un vulcano, El Teide.

Il vero signore dell’isola.

Sembra che domini silenzioso, la terra dell’eterna primavera.

Da qualsiasi posto ti trovi, lo vedi.

Paesaggi lunari si susseguono con viste mozzafiato sull’Oceano.

Un misto di Liguria e Costiera Amalfitana dal sapore spagnolo.

Paesi terrazzati, in cui per arrivare, devi guidare tra curve a gomito, ma che quando sei arrivato, godi di colori, difficilmente riproducibili in una foto.

Ecco Masca, un piccolo borgo a picco sul mare, tra terrazzi e palme.

E poi ancora il nord dell’isola… il mio preferito.

Presa “l’Autopista” (gratuita), così chiamano l’Autostrada, i canari, si arriva nel parco naturale dell’Anaga.

Dopo 15 km di curve, si giunge in un posto meraviglioso: Tatanaga.

Un paese avvolto nel silenzio e arroccato sul costone di una montagna.

Un paese tutto bianco.

Arrivi, c’è una piazza con dei giochi per bambini, ma non ci sono bambini in giro.

Una chiesetta chiusa ed un vecchietto su una panchina che si chiederà il perché di tanta folla per vedere il paese in cui è nato.

Un unico bar, affollato di turisti, come me, con la stessa guida in mano, che vogliono pranzare, affamati, dopo qualche ora di guida.

Quattro tavoli, tovaglie di gomma, igiene non troppo praticata, ma un pranzo, direi fantastico: “rancho canario”(una specie di zuppa con carne) e “alette di pollo fritte”… le più buone che abbia mai mangiato. Pochi euro e tanta gentilezza.

Santa Cruz, piccolo gioiello occidentale, in un’ isola che sembra, in certi luoghi aver dimenticato lo scorrere del tempo.

Ero venuta in questa città, l’anno della mia maturità, ma non ne avevo percepito le bellezze naturali e sociali, senza la maturità di oggi.

Io che giro spesso, difficilmente percepisco questo senso di sicurezza. Questo non era certo dato dalla presenza di polizia in giro ma era una sicurezza che si respirava nell’aria.

Tenerife è un’isola particolare. Accanto ai panorami mozzafiato, ai Borghi fuori tempo, come ancora La Orotava, dove la visita a la casa de “los balcones”, ti porta un momento, nei villaggi dell’America Centrale.

Trovi parchi dove i bambini impazziscono. Mentre giravo in questo zoo, accompagnata dalla meraviglia e dallo stupore dei miei figli, inesorabilmente, la mia mente mi portava all’ultimo zoo visto: quello di Villa Borghese. Uno zoo davvero dimenticato da tutti. Animali sonnecchianti e gente in ogni angolo che vuole vendere qualcosa…

Ogni volta che viaggio, inesorabile mi viene da fare il paragone con la nostra Italia, la nostra Roma, posti incredibili, completamente abbandonati dalle istituzioni.

Mi piace ricordare Tenerife e la sua gente, con il suono del vento tra le foglie delle palme e il rumore dell’oceano di notte che entra nella tua stanza da letto anche se hai le finestre chiuse.

Mi piace ricordare Tenerife, così

6 commenti

  1. Ti ringrazio a nome di tutti i partecipanti al ricorso per i pensionati exinpdap. E’ stato un onore averti ospite d’onore al mio 1° Convegno di TENERIFE.
    Spero di vederti in Vacanza…..in queste isole come da te definite ” incantevoli ”
    Giuseppe



  2. Parlando di “eterna primavera” mi hai descritto un habitat naturale a me congeniale.
    Comunque traspare, dal tuo racconto, la soddisfazione per l’impegno profuso.
    Bravi



  3. CREDO CHE NON CI SIA BISOGNO DI UN RICORSO PER LE PENSIONI EX-IMPDAP , RISPETTO A QUELLE DELL’INPS , MA SOLO CAMBIARE LA LEGGE , E NON RICORSI AD PERONAM , MA APRIRE UN CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO CON LA O LE CORTI INTERESSATE , PER STABILIRE UN DIRITTO DEL CITTADINO ” PENSIONATO ” A PRESCINDERE DA INPS O ALTRI ENTI .



  4. In questo articolo si sente il cuore. Il cuore e la passione sono gli ingredienti per far funzionare le cose. Un avvocato che sente e sa descrivere la vita con codeste parole, è un avvocato che si batte per l’altro! Ad maiora



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