Causa di servizio: rigetto annullato

Con Sentenza n.2928/2024, pubblicata in data 13 febbraio 2024, il TAR Lazio ha accolto il ricorso presentato da un militare, rappresentato e difeso dall’Avv. Michela Scafetta, finalizzato ad annullare un decreto emanato dalla Direzione Generale della previdenza militare.

Con tale provvedimento l’Amministrazione respingeva la domanda di riconoscimento della causa di servizio sulla base del parere precedentemente espresso dal Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, il quale ha ritenuto che l’infermità del militare fosse indipendente da fatti di servizio.

Nel caso di specie, il Comitato riteneva che l’affezione del militare non fosse influenzabile dagli eventi esterni, e quindi neppure dagli invocati fatti di servizio, i quali, pertanto, non possono aver assunto alcun ruolo causale né concausale.

La consolidata giurisprudenza ha più volte affermato che gli accertamenti del Comitato di verifica siano sindacabili nel merito solo qualora emergano vizi procedimentali o di manifesta irragionevolezza della motivazione.

Ebbene, nel caso di specie, l’Avv. Michela Scafetta ha insistito sulla sussistenza di tali vizi, specificando tra i motivi del ricorso l’eccesso di potere per difetto di motivazione.

In particolare, la difesa ha sottolineato che, nel suddetto parere, non fosse stata valutata l’incidenza di specifici eventi sull’insorgenza e sviluppo dell’infermità del militare, né come causa autonoma né come potenziale concausa.

Il TAR Lazio ha ritenuto valido tale motivo del ricorso, sul presupposto che la motivazione del parere del Comitato di Verifica per le Cause di Servizio fosse priva di concretezza e specificità.

Ancora una volta, il TAR Lazio ha accertato che i provvedimenti del Comitato di Verifica con cui vengono rigettate le cause di servizio sono assolutamente impugnabili perché sempre generici.