RICORSO GERARCHICO: L’IMPUGNATIVA DEL RAPPORTO INFORMATIVO

Attualmente l’istituto del ricorso gerarchico è limitato ad un esiguo numero di settori giudiziali: in particolare, una materia di rilievo nella quale tale strumento risulta di fondamentale importanza è quella militare.

 

Nel nostro caso è stato proposto un ricorso gerarchico avverso il rapporto informativo notificato al cliente che si è poi occupato di inoltrarlo tramite la via gerarchica all’organo competente.

Il suddetto rapporto informativo vedeva un repentino abbassamento delle voci interne ed altresì risultava essere incompleto e incongruente in quanto privo di riferimenti in ordine all’incarico svolto dal militare.

La valutazione peggiorativa del militare non ha tenuto conto della piena attività svolta dallo stesso nel periodo di riferimento; il quale ha assolto non solo agli incarichi ordinari ma ha dimostrato lealtà, senso di abnegazione e ha svolto plurime attività addestrative e ben due incarichi.

Per di più, alcune voci che hanno visto un abbassamento del giudizio si riferivano a qualità intrinseche al militare che o si possiedono o non si possiedono.

Ebbene, nel caso del militare qualità come la: gestione del personale; capacità organizzativa; capacità di lavorare in gruppo; affidabilità, iniziativa; decisionalità – che ha sempre contraddistinto il ricorrente come si evince anche dalle precedenti schede valutative -, sono state inspiegabilmente rivalutate negativamente nonostante le stesse appaiano qualità intrinseche nel militare e pertanto non possono subire mutamenti di giudizio.

La Giurisprudenza asserisce chiaramente che se ci sono dei giudizi che con il passare del tempo e della soggettività dei compilatori dei documenti caratteristici possono variare altri, al contrario, no.

Inoltre, il rapporto informativo esprime sinteticamente le diverse qualità e capacità del militare nel periodo di riferimento e si estrinseca in apprezzamenti qualitativi sulle stesse; di conseguenza l’eventuale valutazione peggiorativa deve essere ben motivata.

In particolare, i giudizi valutativi degli appartenenti alle forze armate, impongono la presenza di una idonea motivazione e di una precisazione degli elementi che, in concreto, abbiano determinato i convincimenti critici espressi circa il servizio svolto dal dipendente.

Nel caso di specie, nel rapporto informativo impugnato non sono chiari i motivi della decisione da parte dell’Amministrazione che è tenuta a specificare o illustrare le ragioni e l’iter logico seguito per pervenire alla decisione assunta, e cioè di chiarire su quali prove il Compilatore ha fondato il proprio convincimento e sulla base di quali argomentazioni è pervenuto alla propria determinazione.

Trascorso un mese dalla presentazione del ricorso gerarchico, valutate positivamente le nostre doglianze, oggi, viene notificato al cliente l’accoglimento del ricorso gerarchico e l’annullamento del rapporto informativo impugnato!