Come già comunicato, questo studio legale ha organizzato un ricorso contro il riordino delle Forze Armate e di Polizia (Decreti Legislativi 29 maggio 2017, n. 94 e 95), in particolare contro le norme che penalizzano le categorie dei Marescialli e degli Ispettori.
Questa pagina è dedicata alle comunicazioni relative allo stato del ricorso e ai relativi aggiornamenti.
Per maggiori dettagli sul ricorso visita la pagina informativa.
30 luglio 2020
in data 3 luglio 2020 è stata inviata la PEC al Ministero della Difesa al fine di impugnare la disparità di trattamento legata all’approvazione del Correttivo al riordino delle carriere delle Forze dell'Ordine.
Con la predetta diffida, lo Studio Legale Scafetta ha chiesto l’applicazione dei medesimi criteri di avanzamento già previsto per personale delle FFAA.
In data 13 luglio 2020, il Ministero riscontrava negativamente la nostra comunicazione e, pertanto, in data 29 luglio 2020 abbiamo provveduto ad impugnare il diniego ricevuto dinanzi al TAR LAZIO.
Il ricorso è stato iscritto con numero di ruolo 6184\2020. Per ora siamo in attesa della fissazione della data d'udienza.
28 dicembre 2019
In data 21 dic 2019 è stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo relativo ai correttivi al riordino dei ruoli e delle carriere delle FF.PP..
Questo Decreto Legislativo è tanto ingiusto quanto lo è quello del riordino del 2017.
Al fine di ottenere una sollecita fissazione della data di udienza, ricordiamo a tutti i ricorrenti di comunicarci tutti i decreti di avanzamento notificatigli (in ottemeperanza ai decreti legislativi relativi al riordino delle carriere del luglio 2017 e al correttivo del luglio 2019), che ledono la loro posizione giuridica.
21 novembre 2019
Stanno giungendo numerose richieste di chiarimenti in merito alla Sentenza n. 239 anno 2019 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato inammissibile il ricorso preposto dal CODACONS e da 61 sottufficiali avverso il riordino del 2017.
Ci teniamo a precisare che l'esito di quel ricorso era prevedibile sin dall'inizio ma non influisce in alcun modo sull'esito del nostro ricorso, tuttora pendente.
Questa sentenza di inammissibilità non entra nel merito del contenzioso, ma si limita a dichiarare inammissibile un ricorso che sin dall'origine presentava diversi vizi processuali e formali.
25 settembre 2019
la Consulta ha discusso la legittimità costituzionale dei decreti in materia di riordino, l'esito di questa sentenza peserà sui nostri ricorsi collettivi.
13 marzo 2019
Tutti i ricorsi sono stati notificati al Ministero ed iscritti a ruolo, siamo in attesa della fissazione dell'udienza di merito che sarà presumibilmente a tre anni, visto il carico del tar Lazio.
4 marzo 2018
Abbiamo ricevuto tutti i decreti di avanzamento, sia delle Forze Armate che di Polizia.
Chi fosse interessato, può aderire alla terza tornata del ricorso, questa è l'ultima occasione per farlo.
Successivamente non potranno essere impugnati gli altri decreti di avanzamento perchè i ricorsi sarebbero inammissibili per non aver impugnato il primo decreto di avanzamento.
Il termine ultimo per aderire è il 30 marzo 2018, ore 12.00.
Modalità di adesione al ricorso
18 gennaio 2018
Stanno arrivando le notifiche dei decreti di avanzamento e per molti la situazione è abbastanza grave.
Abbiamo deciso, per chi non ha aderito al primo e secondo ricorso riordino, di aprire un nuovo ricorso collettivo, pertanto, chi fosse interessato perché danneggiato dai decreti aventi ad oggetto il "riordino carriere" può scrivere all'indirizzo email ricorsocollettivoscafetta@gmail.com
Verranno fornite tutte le informazioni relative a costi, tempi e documenti da presentare.
21 novembre 2017
Il 20 novembre 2017 abbiamo proceduto a chiudere definitivamente i nostri ricorsi per il riordino delle carriere.
Abbiamo notificato l'ultimo ricorso al presidente della Repubblica avverso i d.lgs 94 e 95 del 2017.
I prossimi passi sono: attendere i vari decreti attuativi che vi verranno notificati e farcelo sapere, perché se peggiorativi della vostra posizione verranno impugnati all'interno del ricorso che abbiamo già fatto.
Quindi dovranno contattarci solo coloro che dai decreti attuativi riceveranno svantaggi a livello di carriera.
Solo loro, ci raccomandiamo, non inviateci email generiche o di richieste varie.
Si tratta di un ricorso collettivo e tutte le comunicazioni formali verranno fatte tramite questa pagina.
19 ottobre 2017
Abbiamo provveduto ad iscrivere a ruolo presso il Tar del Lazio di due ricorsi, notificati all'Avvocatura Generale dello Stato in data 20 settembre 2017 e aventi ad oggetto l'impugnativa dei D.Lgs n. 94 e 95 del 29 maggio 2017. Presto inseriremo i numeri di ruolo.
5 ottobre 2017
A seguito delle numerose richieste, abbiamo deciso di avviare un nuovo ricorso al Presidente della Repubblica, aperto a tutti coloro che non hanno aderito in tempo al ricorso a TAR.
Il termine ultimo per inviare le adesioni è il 5 novembre.
Per partecipare clicca qui
24 settembre 2017
La notizia del nostro ricorso è stata pubblicata sulle seguenti testate:
cassaforense.it - seconda parte
20 settembre 2017
Il ricorso è stato notificato all'Avvocatura Generale dello Stato. Vi terremo informati su tutte le novità.
6 settembre 2017
Tutti coloro che hanno inviato il modulo di preadesione e non hanno ricevuto la nostra risposta via mail, sono invitati a contattarci prima possibile.
28 agosto 2017
Continuano a pervenire richieste di chiarimenti da parte di personale che non ha visto la propria categoria tra gli esempi riportati nella pagina esplicativa (es. Ispettori Capo +9).
Ci tengo a ribadire che TUTTE LE CATEGORIE DANNEGGIATE SARANNO RAPPRESENTE.
Per brevità abbiamo descritto solo poche situazioni a titolo di esempio ma il ricorso abbraccerà tutti coloro che sono penalizzati dal riordino, sia delle Forze di Polizia sia delle Forze Armate.
23 agosto 2017
Anche la Rappresentanza Militare ha preso posizione nei confronti del nostro ricorso.
Già da ieri è in giro questa news.
Pur apprezzando le migliori intenzioni dei delegati che hanno prodotto il comunicato, credo sia fondamentale fare una precisazione.
Un atto amministrativo come il riordino, diventa definitivo se non viene impugnato nei termini di Legge.
Qualsiasi altra considerazione non ha rilevanza giuridica.
Pertanto l'invito ad attendere il termine della fase attuativa di un anno, nella speranza che il legislatore riveda la sua posizione, appare imbonitorio oltre che inverosimile.
Concordo sul fatto che ognuno è libero di fare come crede ma aggiungo che ognuno è artefice del proprio destino.
Una volta decorsi i termini, non sarà più possibile opporsi.
20 agosto 2017
Viste le numerose richieste di chiarimenti, comunichiamo che il ricorso comprenderà anche la questione dei Marescialli Capo / Ispettori Capo +8 per il riconoscimento dell'anzianità pregressa.
18 agosto 2017
Stiamo rapidamente raggiungendo il numero limite di ricorrenti che ci eravamo prefissati. Ferma restando la data di chiusura delle preadesioni (31 agosto), si consiglia agli interessati di compilare il modulo quanto prima, per avere la certezza di poter partecipare al nostro ricorso. In caso di soprannumero il criterio di inserimento sarà l'ordine cronologico di invio delle richieste.
16 agosto 2017
Abbiamo da poco concluso le riunioni con i nostri consulenti. Gli approfondimenti condotti hanno fatto emergere gravi aspetti di incostituzionalità degli effetti del riordino e confermato definitivamente la fattibilità della nostra azione legale.
14 agosto 2016
Non vogliamo essere troppo ottimisti. I nostri avvocati e i nostri consulenti stanno effettuando approfondite ricerche di giurisprudenza al fine di individuare i margini di successo del ricorso. Ci stiamo anche riunendo per fare delle simulazioni e verificare gli effetti del riordino delle Forze Armate nei confronti delle categorie colpite.
Gli interessati che non erano a conoscenza dell'iniziativa possono avere maggiori dettagli visitando la pagina informativa del >> ricorso collettivo contro il riordino.
Chi vuole aderire può farlo utilizzando il modulo disponibile attraverso il seguente link:
Il ricorso sarà a numero chiuso, per garantire un'adeguata comunicazione con i ricorrenti e una corretta gestione della pratica. Le adesioni dovranno pervenire entro il 5 novembre.
Il riordino delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, concepito per riequilibrare lo sviluppo economico e professionale del personale militare, anche a seguito della pesante penalizzazione subìta con i blocchi stipendiali, ha apportato significativi benefici alla maggior parte dei beneficiari.
Tuttavia nella categoria Marescialli/Ispettori, il riordino comporta situazioni che inspiegabilmente e ingiustamente penalizzano determinati gradi.
Infatti con l'introduzione di nuovi gradi e di nuovi criteri di avanzamento, chi si trova nel grado apicale o in procinto di acquisirlo, potrebbe essere privato dei tale apicalità o della possibilità di accedervi.
In taluni casi esiste la possibilità che personale più giovane delle Forze Armate scavalchi quello più anziano.
In altri casi esiste il reale rischio di demansionamento di chi occupa posizioni direttive e con l'introduzione di nuovi gradi apicali non potrà più farlo.
Non è possibile dare una spiegazione logica a questa situazione se non interpretarla come conseguenza delle complicazioni attraverso cui il legislatore italiano opera abitualmente.
Ci saremmo infatti aspettati una riforma più semplice, con meno cavilli e meno articoli, che avesse affrontato i problemi reali limitandosi a risolverli direttamente.
Purtroppo così non è stato e, con il riordino, un elevato numero di dipendenti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia si troverà presto penalizzato in nome di una riforma che doveva risollevare una situazione già infelice.
Per questo motivo stiamo organizzando la presente azione legale che presenta evidenti elementi di accoglibilità.
Invitiamo pertanto tutti gli interessati a visitare questa pagina periodicamente per verificare lo stato del ricorso e lo sviluppo della normativa.